Obiettivo 2: Prevenzione e contrasto

PREVENZIONE E CONTRASTO NEI SETTING SCUOLA, LUOGHI DI LAVORO, COMUNITA’ LOCALI
INCREMENTARE L’OFFERTA DI PRATICHE DI PREVENZIONE EVIDENCE BASED IN TEMA DI GAP NEL SETTING “LUOGHI DI LAVORO”
Il programma Workplace Health Promotion Lombardia (WHP), riconosciuto dalla Rete Europea ENWHP, si fonda sui principi della promozione della salute negli ambienti di lavoro, presidiando specificatamente la prevenzione dei fattori di rischio delle malattie cronico-degenerative; tale iniziativa regionale si fonda culturalmente sui principi della responsabilità sociale d’impresa e si pone come obiettivo prioritario l’introduzione di cambiamenti organizzativi nei luoghi di lavoro, al fine di renderli ambienti favorevoli all’adozione consapevole di stili di vita salutari.
La Rete WHP Lombardia è composta da un insieme di luoghi di lavoro che si impegnano, su base volontaria, a realizzare buone pratiche nel campo della promozione della salute dei lavoratori, secondo un percorso predefinito la cui validità è accompagnata e supportata da operatori delle ATS.
L’area tematica “contrasto comportamenti additivi”, ritenuta prioritaria, offre l’opportunità di avviare attività specifiche in tema di alcol, droghe illegali e contrasto al gioco d’azzardo patologico. Le azioni, condotte nelle aziende aderenti, sono da tempo finalizzate anche a facilitare le opportunità di accesso ai Servizi Sanitari e Socio Sanitari deputati alla presa in carico, al trattamento delle dipendenze e del tabagismo, e a favorire azioni di equity oriented nei luoghi di lavoro e nella comunità.
Si mira a sviluppare le seguenti buone pratiche attraverso l’incremento di specifiche azioni - secondo le modalità previste dal Manuale WHP:
- formazione per dirigenti e altre figure di sistema: proposta alle figure chiave dell’azienda, ed in particolare all’RSPP - Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, ai dirigenti, ai dirigenti/preposti alla sicurezza, ai capi cantiere e/o capi reparto, al RLS - Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, ai coordinatori di team, agli incaricati di primo soccorso e ad altre figure identificate dal datore di lavoro, con la finalità di informare sui rischi personali, familiari e sociali correlati al GAP, illustrare la normativa nazionale e regionale specifica ed orientare verso sportelli/spazi di ascolto anche in collaborazione con il Medico Competente, i servizi sociali dei comuni e le ASST;
- formazione generale: proposta a tutte le aziende aderenti al programma WHP. Iniziative informative specifiche rivolte ai lavoratori (e dove possibile anche alle loro famiglie), con la finalità di sensibilizzare al riconoscimento precoce di problematiche personali e familiari riguardanti il gioco d’azzardo patologico e le possibili opportunità presenti sul territorio;
- policy aziendale: proposta a tutte le aziende aderenti al programma WHP la definizione di una Policy di contrasto al GAP che sarà adottata attraverso un adeguato percorso di informazione/formazione al fine di sensibilizzare i datori di lavoro, le principali figure aziendali e le eventuali organizzazioni sindacali ;
- attività del Medico Competente: il D.lgs. 81/08 riconosce nel Medico Competente la figura privilegiata per avviare azioni orientate alla sicurezza, alla prevenzione e alla promozione della salute nei luoghi di lavoro. A tale proposito, ATS avvia un confronto continuo con i MC anche sul GAP con la finalità di organizzare eventi formativi e di aggiornamento.
INCREMENTARE L’OFFERTA DI PRATICHE DI PREVENZIONE EVIDENCE BASED IN TEMA DI GAP NEL SETTING SCUOLE
La Rete “Scuole che Promuovono Salute” (Rete SPS) in Lombardia è stata concretamente avviata nel 2012/2013 dopo un percorso condiviso di ricerca, formazione e progettazione partecipata che ha coinvolto Dirigenti scolastici, docenti referenti delle scuole e degli Uffici Scolastici Territoriali e operatori delle Aziende Sanitarie Locali (oggi ATS) della Lombardia. Il percorso ha prodotto un modello rispondente a criteri di efficacia e adeguatezza progettuali, in cui la scuola assume piena titolarità nel governo dei processi di salute e nella definizione di priorità, obiettivi, strumenti e metodi relativi al proprio contesto. La salute e il benessere diventano così reale esperienza nella vita delle comunità scolastiche diventando un aspetto interno che influenza significativamente il successo formativo.
Nell’arco degli anni la Rete ha registrato una progressiva crescita, nel territorio dell’ATS della Val Padana, le scuole che hanno aderito alle Rete delle Scuole che Promuovono Salute, al 31.12.2021, sono rispettivamente: 31 per la provincia di Cremona e 38 per la provincia di Mantova, per un totale di 69 istituti aderenti.
A livello territoriale, in coerenza con il PRP 2021-2025, la collaborazione con le Reti provinciali delle Scuole che Promuovono Salute e gli UST territoriali, verrà rafforzata, si porrà particolare attenzione alla promozione dell’adesione alla Rete da parte dei Centri di Formazione Professionale presenti sul territorio, considerati luoghi con espressione maggiore ad alcuni fattori di rischio, per la prevalenza di studenti stranieri e in condizioni socio-economiche difficili e gli istituti tecnici professionali nei quali si registra un alto tasso di abbandono scolastico.
Il catalogo “La Salute a Scuola: progettare in Rete”, proposta formativa per tutte le scuole di ogni ordine e grado afferenti al territorio dell’ATS della Val Padana, rappresenta uno strumento essenziale per la divulgazione sul territorio del Modello delle Scuole che Promuovono Salute e di progetti e programmi di sviluppo delle life skills, fattori protettivi anche nei confronti del gioco d’azzardo patologico.
Oltre ai programmi regionali validati – Life Skills Training Primaria, Life Skills Training Secondaria di 1°, Unplugged e Peer Education, si propone anche la co-progettazione, metodologia attraverso la quale si crea un gruppo di lavoro multi-professionale che vede la presenza di personale della scuola, della sanità e del Terzo Settore, anche sul tema del gioco d’azzardo e del gaming on line, affinché il messaggio di salute possa essere parte integrante della didattica e portato ai ragazzi dalla figura educativa a loro più vicina: l’insegnante.
AUMENTARE LA COPERTURA TERRITORIALE DELLE INIZIATIVE ATTIVATE DAGLI ENTI LOCALI IN PARTNERSHIP CON TERZO SETTORE, SCUOLE, SSR – ENTI ACCREDITATI
L’ATS della Val Padana, in condivisione e sinergia con i Comuni, le Aziende sociali dei Comuni (e i relativi Piani di Zona), gli Enti del Terzo Settore, il CONI, le Associazioni e gli Enti di Promozione Sportiva, la Medicina di Famiglia, le Farmacie, le Associazioni di Categoria, le ASST di Crema, Cremona e Mantova, ed altri partner territoriali, sostiene, promuove e realizza azioni nei confronti della comunità e dei vari target che la compongono, rispondendo a indicazioni e obiettivi regionali e ai bisogni di salute che, nelle varie fasi della vita, si manifestano.
Gli stakeholder territoriali sono partner nella programmazione e realizzazione delle azioni rivolte alla comunità, ognuno nel rispetto della propria mission e responsabilità e secondo criteri di multidisciplinarietà, co-progettazione, continuità di processo, efficacia, intersettorialità, sostenibilità ed equità. I programmi di promozione della salute perseguono maggior efficacia se integrati nella vita quotidiana delle comunità, basati sulle tradizioni locali e condotti, insieme, dai membri della comunità stessa. La sfida dell’intersettorialità è quella di rendere le Comunità Locali, concretamente e strutturalmente luoghi “favorevoli alla salute”.
Proprio per questo motivo, l’ATS della Val Padana intende potenziare e rinforzare la rete di soggetti che intervengono nella promozione della salute, quale processo organizzativo in continua evoluzione e miglioramento volto ad avere un maggiore e più efficace impatto sulla tutela e sul guadagno di salute dei cittadini.
PROMUOVERE LA CAPACITY BUILDING DI DECISORI/RETI LOCALI DEI DIVERSI SETTING E LA DIFFUSIONE DI BUONE PRATICHE
L’espressione “capacity building” significa letteralmente costruzione delle capacità, ed è utilizzata spesso insieme alle espressioni capacity development (sviluppo) o capacity strengthening (rafforzamento) per indicare un processo continuo di miglioramento degli individui in un determinato ambito (Treccani, 2012).
La capacity building è riferita ad un processo interno ad una organizzazione che può essere potenziato o accelerato da apporti esterni in grado di favorire il rafforzamento delle potenzialità attraverso l’utilizzo di capacità già esistenti. Agisce sulle competenze degli individui e include tutte le attività legate allo sviluppo di risorse umane, agli aspetti manageriali ma anche alla creazione di un ambiente in grado di innescare percorsi virtuosi che favoriscono la sostenibilità dello sviluppo.
Per perseguire questo Obiettivo vengono coinvolte tutte le realtà organizzative che esistono già sul territorio sotto forma di Reti formali che coinvolgono Istituzioni e/o professionisti diversi: Scuole - Enti Locali - Associazioni di categoria - Prefetture - Centro Servizi Volontariato.
Ultimo aggiornamento: 13/05/2025