Indagine epidemiologica cremonese

Questa pagina presenta i risultati di un’indagine sull’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute nella provincia di Cremona.
Sono analizzati diversi studi che valutano i decessi attribuibili alle polveri sottili (PM2.5), e le relazioni tra l’esposizione a inquinanti e patologie respiratorie pediatriche, eventi avversi della riproduzione e incidenza di leucemia acuta.
L'inquinamento atmosferico, in particolare il PM2.5, è un fattore di rischio per la salute pubblica, associato a malattie cardiovascolari, respiratorie e tumori polmonari. Questo studio stima il numero di decessi attribuibili al PM2.5 nei 47 comuni dell’ex-distretto di Cremona, utilizzando metodologie consolidate come quelle del progetto VIIAS (2015).
Basandosi su dati epidemiologici e modelli di dispersione, il rapporto confronta due scenari: il nuovo limite OMS di 5 μg/m³ e quello normativo italiano/europeo di 25 μg/m³. L'analisi conferma l’elevato impatto dell’inquinamento sulla mortalità, evidenziando l’importanza di politiche ambientali più restrittive per la tutela della salute pubblica.
Lo studio, che aveva l’obiettivo di approfondire la relazione tra l’inquinamento atmosferico e le principali patologie respiratorie pediatriche nella popolazione del distretto di Cremona, ha indagato il rapporto tra esposizione a PM2.5, PM10 e NO2 ed esiti sanitari quali ricoveri ospedalieri, accessi al pronto soccorso e consumo di farmaci per patologie respiratorie, nel periodo tra il 2010 e il 2019.
Lo studio ha indagato il rapporto tra esposizione a PM2.5 e NO2 ed eventi avversi alla riproduzione quali abortività spontanea, natimortalità, basso peso alla nascita e nascita pretermine, nel distretto di Cremona.
Lo studio ha indagato la relazione tra polveri sottili (PM10) e l’incidenza di leucemia acuta nella popolazione della provincia di Cremona utilizzando i dati del Registro Tumori del periodo 2008-2018.
Ultimo aggiornamento: 08/05/2025